promiscuo
promìscuo agg. [dal lat. promiscuus, der. del tema di miscere «mescolare»]. – 1. Misto, indistinto, costituito dalla mescolanza di cose diverse: società p., formata da persone diverse per condizione o per provenienza etnica; matrimonio p., contratto fra persone di diversa razza o religione; scuola p., classe p., maschile e femminile insieme; trasporto p., quello di persone e cose, effettuato contemporaneamente e con uno stesso mezzo di trasporto. In teatro, attore, attrice p., che è in grado di sostenere parti sia comiche sia drammatiche. In agraria, coltura p., quella che in un dato appezzamento comprende sia piante legnose sia piante erbacee. 2. In grammatica, nomi di genere p., sostantivi che pur avendo grammaticalmente un solo genere (o solo maschile o solo femminile), possono essere riferiti a entrambi i sessi (per es. persona, testimonio, vittima, ecc.; e moltissimi nomi di animali: leopardo, coccodrillo, volpe, ecc.). ◆ Avv. promiscuaménte, in modo promiscuo, senza distinzione: i prigionieri venivano ammassati promiscuamente in sudice baracche; anche con l’accezione grammaticale: nome usato promiscuamente.