promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare o dare qualche cosa; le parole stesse con cui si promette: p. verbale o a voce; p. scritta; p. precisa, esplicita, formale, solenne; una p. impegnativa; p. giurata; p. vaghe, p. false; fare una p. (meno com., dare una p., la p.); gli fece molte p. (sia promettendo molte cose, sia una cosa sola, ma con molte parole o ripetutamente); ho la tua p., conto sulla tua p.; per ora, mi ha fatto soltanto belle promesse; mi ha chiesto in prestito il libro con la p. di restituirmelo quanto prima; p. di pagare o di pagamento. In diritto: p. unilaterale, quella che vincola, solo nei casi espressamente previsti dalla legge, unicamente il dichiarante e indipendentemente dall’accettazione da parte del destinatario; p. al pubblico, promessa unilaterale a favore di chi si trovi in una data situazione o compia determinati atti (per es., la promessa di corrispondere una certa somma di denaro a chi ritrovi un oggetto smarrito): è irrevocabile e vincolante (in assenza di espliciti termini) per un anno; p. di matrimonio, impegno che non obbliga a contrarre matrimonio né ad eseguire ciò che si fosse convenuto per il caso di non adempimento (ma obbliga alla restituzione dei doni fatti e al risarcimento dei danni nei limiti delle spese fatte e delle obbligazioni contratte in vista del matrimonio). Nel linguaggio bancario o commerciale: p. bancaria, obbligazione assunta da una banca di pagare una somma determinata (può concretarsi in un titolo di credito che assume tale denominazione o, più comunem., quella di vaglia bancario o assegno circolare); p. cambiaria, il titolo cambiario che contiene l’obbligazione dell’emittente di pagare una somma determinata; p. di debito del capitano, riconoscimento del debito contratto dal capitano di una nave nel porto d’imbarco per anticipazioni di somme fattegli da una banca, necessarie per intraprendere il viaggio marittimo. b. Locuz. varie: lusingare con promesse; colmare di promesse; estorcere una p.; fidarsi, non fidarsi delle p. di qualcuno; mantenere (meno com. osservare, letter. attenere) una p.: ha mantenuto la p. e ha assegnato in dote a Zilietta un appartamento di due stanze e servizi in un grande edificio periferico dove abitano molti dipendenti della ditta (Goffredo Parise); adempiere la p.; rispettare le p. fatte; stare, esser fedele alle p.; mancare, venir meno alle p.; p. di marinaio, fatta senza intenzione di mantenerla o che presto si dimentica (v. marinaio), quindi, in genere, su cui c’è da fare poco assegnamento; pentirsi della p. fatta; ritirare la p.; sciogliere, liberare qualcuno da una p., scioglierlo dall’obbligo di mantenere quanto aveva promesso; con senso sim., restituire la p. (spec. quella di matrimonio); Lunga p. con l’attender corto (Dante), il prometter molto mantenendo poco; domandò ad Aldobrandino la p. (Boccaccio) cioè, ellitticamente, il mantenimento della promessa; ogni p. è debito, prov. con cui si usa rammentare a qualcuno il suo obbligo, ma che si enuncia anche per assicurare altri della propria intenzione di mantenere l’obbligo, talora nell’atto stesso di adempierlo. c. Figli della p., espressione che ricorre più volte nell’Antico Testamento con riferimento agli Ebrei, discendenti di Abramo, per le promesse a lui fatte da Yahweh circa la sua discendenza; ripresa poi e reinterpretata da s. Paolo in varî passi delle sue lettere (ai Galati, 4, 28, ai Romani, 9, 6-9 e 9, 8, ecc.), riferita ai cristiani destinati alla salvezza secondo le promesse di Cristo; e figli e annunziatori della p. sono detti dal Manzoni, nel discorso del cardinale Federigo a don Abbondio (Pr. Sp., cap. XXV), i sacerdoti, che di quelle promesse sono insieme eredi e banditori. 2. fig. Chi inizia un’attività dando ottimi risultati e facendo sperare molto bene di sé: è una p. del canto, del teatro; una giovane p. del ciclismo, del calcio. ◆ Dim. e spreg. promessina, promessùccia.