proiettile
proièttile s. m. [der. del lat. proiectus, part. pass. di proicĕre: v. proietto]. – Genericam., ogni corpo che possa essere o sia lanciato: p. vulcanici, lo stesso che proietti vulcanici (v. proietto). In partic., nell’uso com., qualsiasi corpo che possa essere lanciato nello spazio per mezzo di una macchina balistica o di un’arma da fuoco (per la differenza tra proiettile e proietto nel linguaggio milit. e balistico, v. proietto): i p. del fucile, della pistola; la parabola, la traiettoria d’un p.; il sibilo del p.; si sentivano tutt’intorno fischiare i p.; esser colpito, ferito da un p.; p. perforanti, traccianti, illuminanti, fumogeni, nebbiogeni, ecc. In similitudini, per indicare efficacemente la grande velocità di un movimento: passare, lanciare, gettarsi, scaraventarsi (veloce) come un p.; correva così forte che sotto i suoi tacchi ciottoli schizzavano all’intorno come proiettili (Fenoglio). Il termine è usato talora come sinon. di cartuccia, per indicare, soprattutto nelle armi portatili o automatiche da guerra, l’insieme costituito dal bossolo, dalla carica di lancio, e dalla pallottola (che più propriam. costituisce il proiettile): una pistola col p. in canna. Per analogia, sono stati chiamati p. umani i soldati volontarî (per es., quelli giapponesi) che si lanciavano carichi di dinamite contro gli apprestamenti difensivi e gli obiettivi nemici, per farli saltare insieme con loro (v. kamikaze). Nella fisica delle particelle, sono dette proiettili le particelle di un fascio dirette contro un bersaglio al fine di studiare particolari reazioni.