profilato
(ant. proffilato) agg. e s. m. [part. pass. di profilare]. – 1. agg. a. Delineato nei suoi contorni: un viso, un naso nettamente p.; una figura ben profilata, in opere letterarie. Per estens., affilato, smagrito: un faccino profilato e bianco (De Marchi). b. Guarnito d’un profilo: gonna, camicetta p.; salito a cavallo con una sopravvesta di ragnateli, profilata di paglia, uscì in su la piazza (Sacchetti). 2. s. m. Trave o sbarra metallica (di acciaio, rame, ottone, leghe leggere, materiali plastici, ecc.) ottenuta al laminatoio o per estrusione, impiegata per travature, ringhiere, infissi, ecc., e caratterizzata dalla forma (profilo) della sua sezione trasversale; hanno generalmente dimensioni standard per le varie forme: a sezione rettangolare, quadrata, a L, a T, a doppio T, a U, ecc. (v. fig. a p. 276).