profano [dal lat. profanus, der. di fanum "tempio, luogo sacro", col pref. pro-¹ "davanti", quindi "che sta fuori del sacro recinto"]. - ■ agg. 1. (relig.) a. [estraneo a ciò che è religioso: locale adibito a usi p.] ≈ laico, mondano, secolare. ↔ sacro. ‖ clericale, confessionale. b. (estens., non com.) [che compromette il carattere sacro di qualcosa o qualcuno] ≈ e ↔ [→ PROFANATORE agg. (1)]. 2. (estens.) [privo di competenza e preparazione in una disciplina o un determinato settore di attività, anche con la prep. di: essere p. di musica] ≈ ignorante, incompetente. ↔ competente, esperto, iniziato (a). ■ s. m. 1. (solo al sing.) [con valore neutro, ciò che è profano] ≈ e ↔ [→ PROFANO agg. (1. a)]. 2. (f. -a) (estens.) [persona inesperta, incompetente e sim.: essere un p. in una materia] ≈ e ↔ [→ PROFANO agg. (2)].