profamiglia
(pro-famiglia, pro famiglia), agg. In favore della famiglia. ◆ quasi sempre l’omicida famigliare ha il raptus, passa con facilità alla strage. E allora ecco i bambini cui è stato talmente raccomandato di venire a sedersi al Banchetto della Vita (l’espressione è del papa [Giovanni Battista] Montini) da mettergli la smania d’incarnarsi, eccoli, i piccoli colpevoli di aver ceduto alla leccornia dell’Incentivo profamiglia, in un lago di sangue, per opera del loro papà incentivato. (Guido Ceronetti, Stampa, 3 ottobre 2004, p. 1, Prima pagina) • Tre le contro manifestazioni: una di Azione giovani, giovani di An (un «presidio» del X municipio), una di estrema destra (Forza Nuova, largo Goldoni) e una del candidato sindaco [Mario] Baccini, pro famiglia (Istituto Maria Regina, Camilluccia). (Edoardo Sassi, Corriere della sera, 14 gennaio 2006, p. 2, Primo piano) • è stato valutato con soddisfazione il «test» della manifestazione pro-famiglia che […] ha organizzato la diocesi di Crotone e che ha registrato una forte partecipazione popolare. (Caterina Maniaci, Libero, 18 marzo 2007, p. 17, Italia).
Derivato dal s. f. famiglia con l’aggiunta del prefisso pro-.
Già attestato nella Stampa del 28 luglio 1992, p. 8, Estero.