produrre
(ant. prodùcere) v. tr. [dal lat. producĕre, comp. di pro-1 e ducĕre «condurre»] (io produco, tu produci, ecc.; pass. rem. produssi, producésti, ecc.; fut. produrrò, condiz. produrrèi [ant. producerò, producerèi]; part. pass. prodótto [ant. produtto]). – 1. a. Far nascere, generare, dare frutto, con riferimento alla terra o alle piante: Vedi l’erbette, i fiori e li arbuscelli Che qui la terra sol da sé produce (Dante); con ciò sia cosa che quel terreno produca cipolle famose per tutta Toscana (Boccaccio); è un melo che produce ottime mele; la regione produce soprattutto grano e olio; assol., campi che producono molto, poco; per estens., con riferimento ad aziende agricole: quest’anno abbiamo prodotto solo trecento quintali di olive. b. non com. Dare la vita, generare esseri umani o animali: è una vacca prolifica, che ha prodotto ben cinque vitelli; frequente con la menzione della regione in cui uomini o animali nascono o sono nati: l’Africa equatoriale produce enormi serpenti; è una nazione che ha prodotto grandi artisti; così in zootecnia e in geografia economica: la Gran Bretagna produce ottime razze di equini e suini. c. Secernere, elaborare, con riferimento a organi o organismi animali o vegetali: gli ormoni sono prodotti dalle ghiandole a secrezione interna; le foglie producono carboidrati; con il si passivante: il fiele si produce nella cistifellea. d. Dare forma, far esistere sostanze, oggetti, manufatti mediante particolari operazioni, lavorazioni, trasformazioni di materie prime: è un vino prodotto dalle nostre cantine; p. saponi, profumi, liquori; p. in serie; p. artificialmente, sinteticamente. Anche ottenere, ricavare: per reazione fra idrogeno e azoto si produce ammoniaca; fabbricare: una ditta che produce mobili per ufficio. e. Comporre, ideare, creare opere dell’ingegno: un pittore che ha prodotto opere immortali; in silenzio Le nude mie rime io produco (Graf); e con riferimento generico alla quantità di opere create (e quindi alla produttività): un autore che produce molto, poco; da molto tempo non produce più. f. In senso più strettamente economico, e per lo più con uso assol., trasformare beni, nella materia, nel tempo e nello spazio; creare utilità. 2. a. Causare la formazione di qualcosa, e in genere causare, far nascere, dare origine: l’ossidazione del ferro produce la ruggine (o la ruggine si produce per l’ossidazione del ferro); l’urto gli ha prodotto un grosso ematoma; la febbre è prodotta dall’infezione; lo sforzo gli ha prodotto grande spossatezza; lo scoppio produsse danni incalcolabili; le guerre producono soltanto distruzioni, fame e miseria. Più genericam., dare luogo a, generare, provocare: p. effetti benefici, prodigiosi, o incalcolabili, disastrosi, ecc. b. Per estens., dare luogo a sensazioni o impressioni fisiche: l’aria sottile ch’io respirava ... produceva un vigore, un brio e una leggerezza ... che a me pareva d’essere divenuto quasi celeste (Spallanzani); o provocare emozioni, sentimenti e sim., con sign. simile a destare, suscitare: la sua domanda produsse imbarazzo fra i presenti; l’avvenimento ha prodotto una grandissima impressione; non sentiva tutto il rimorso che la predica voleva produrre (Manzoni); una gioia simile in parte a quella che producono certe pitture dei grandi maestri coloristi (D’Annunzio). Anche, generare sensazioni acustiche: il suono del violino è prodotto dallo sfregamento dell’arco sulle corde; ogni movimento della porta produceva uno sgradevole cigolio. 3. letter. a. Mostrare qualcosa a qualcuno, tirar fuori, presentare: p. un documento, una tessera; ciascuno produsse fuori il suo anello (Boccaccio); con riferimento a cose astratte, addurre, citare, allegare: non poteva p. alcun esempio reale (Leopardi); p. una testimonianza; p. argomenti a favore di una tesi; p. scuse, ragioni, pretesti; con riferimento a persona, p. un testimone, farlo comparire in giudizio o comunque farlo intervenire in una lite, in una discussione. Analogam., p. in pubblico, pubblicare, o presentare al pubblico; p. sulle scene, rappresentare un fatto, un tipo, un carattere in un’azione scenica. b. Nel rifl., esibirsi, mostrarsi, spec. con riferimento ad attori (come calco del fr. se produire): prodursi in pubblico, sulle scene; prodursi in uno spettacolo; per estens., mettersi in vista, farsi notare: ieri sera ti sei prodotta in una scena veramente penosa. 4. a. letter. Estendere nel tempo, protrarre: se lo assedio si potea produrre, Se potea andar in lungo ancora un mese (Ariosto); Non producea gl’indugi in questo mezzo ... Paride (V. Monti); Troppo hai del viver tuo l’ore prodotte (Foscolo); nelle notti serene prodotte in fidi colloqui (Carducci); ant., con pleonasmo, p. in lungo, tirare in lungo: Producea in lungo la cosa, ché al giovine Non volea dar repulsa né promettere Liberamente (Ariosto). b. ant. Prolungare, in senso spaziale: p. una linea, una superficie. ◆ Part. pres. producènte, anche agg. (v.). ◆ Part. pass. prodótto, anche agg. e s. m. (v. prodotto1 e prodotto2).