prodromo
pròdromo s. m. [dal lat. prodrŏmus «messaggero, precorritore, staffetta», gr. πρόδρομος, agg. «che corre avanti» e s. m. «precursore», comp. di προ- «pro-2» e del tema δρομ- «correre»]. – 1. Circostanza, fatto, indizio che precede e annuncia il manifestarsi di un altro fatto o fenomeno, generalm. portatore di complicazioni, noie, difficoltà e sim.: la questione della lingua fu il p. della questione politica (Carducci); spesso al plur.: i p. della rivoluzione, della guerra, di una crisi; sui p. e manifestazioni del misterioso male se ne sentì di ogni colore (Buzzati). In partic., in medicina, manifestazione morbosa, per lo più senza carattere di specificità, che precede l’insorgenza dei sintomi caratteristici di una malattia. 2. letter. Introduzione a un’opera; scritto che si considera introduttivo a un’opera maggiore o abbozzo di un lavoro definitivo: quest’oda non è che un p. d’una cantica lirica intitolata «La Libertà italica» (Foscolo).