procaccia
procàccia s. m. e f. [der. di procacciare], invar. – Persona incaricata, soprattutto nel passato, e oggi quasi soltanto in piccoli centri o nelle campagne, di eseguire commissioni, portare pacchi e roba da un paese all’altro, per conto di terzi e dietro un compenso stabilito. Nell’amministrazione postale, persona che ha il compito di trasportare la corrispondenza dagli uffici postali allo scalo ferroviario o a una fermata di autolinee, e viceversa, e, quando manchino servizî pubblici di trasporto fra località vicine, di prelevare e trasportare gli effetti postali tra gli uffici di tali località (talvolta svolge anche la funzione di portalettere rurale): per la provinciale non passava che il carretto del p. postale alle undici, e poi più nulla (Jovine); si vede infatti arrivare, in cima alla strada, la vecchia p. con il sacco dei giornali e della corrispondenza, che un mulo va a prendere al bivio sul Sauro, al passaggio dell’autobus (C. Levi).