pro choice
s. m. e f. e agg. inv. Chi o che è favorevole all’aborto. ◆ Proprio alla Mangiagalli è in atto da anni una delle esperienze di collaborazione tra pro choice e pro life più feconde che ci siano in Italia. (Eugenia Roccella, Foglio, 27 ottobre 2007, p. 2) • Negli Stati Uniti, arriva un’ammissione importante dal fronte pro choice, cioè dichiaratamente abortista. «Trent’anni fa essere "pro life" era una posizione fuori moda, oggi invece è un rispettabile punto di vista». A sostenerlo, con una punta di malcelato disappunto, sono due esponenti di primo piano del panorama abortista statunitense: si tratta di Frances Kissling e Kate Michelman, rispettivamente ex presidente dei Catholics for a Free Choice, un’ong falsamente cattolica e sostenitrice dell’aborto, e leader del gruppo Naral Pro;Choice America. (Lorenzo Fazzini, Avvenire, 5 febbraio 2008, p. 8, Primo piano).
Dall’ingl. pro-choice, a sua volta composto dalla prep. pro (‘per, in favore di’) e dal s. choice (‘scelta, facoltà di scelta’).
Già attestato nella Repubblica del 26 aprile 1989, p. 13, Politica estera (Vittorio Zucconi), usato come s. m. e f.
V. anche antiaborto, proabortista, proaborto.