prezzolato
agg. [part. pass. di prezzolare]. – Assoldato, compensato con denaro per le sue prestazioni; oggi soltanto con connotazione negativa, comportante un giudizio di forte biasimo: agenti, sicarî p.; scrittori, intellettuali p., pagati o comunque compensati per orientare l’opinione pubblica in una direzione piuttosto che in un’altra; estens.: cogliere un uomo all’impensata e farlo bastonare da mano p. gli pareva un’azione vilissima (Rovani). In origine, e nell’uso letter., con accezione più generica e senza biasimo, di persona che offre un servizio dietro compenso di denaro: soldati p., mercenarî; balia, nutrice p., cui veniva affidato l’allattamento cosiddetto mercenario; ancor oggi nel regno di Napoli si dicon fare il tribolo certe donnicciuole che sopra ’l corpo del morto prez[z]olate piangono (B. Davanzati); il padrone ... doveva farle una grazia: concedere di servir lei il signorino, poiché nessun’altra donna p. avrebbe potuto farlo con più amore e con più zelo di lei (Pirandello).