prevenire
v. tr. [dal lat. praevenire, comp. di prae- «pre-» e venire «venire»] (coniug. come venire). – 1. non com. Precedere altri arrivando prima alla meta: prese la scorciatoia e mi prevenne di alcuni minuti; credeva d’essere arrivato per primo, ma si accorse ch’era stato prevenuto; Come l’augello ... Previene il tempo in su aperta frasca (Dante), si desta prima dello spuntare del sole. 2. In senso estens. e fig.: a. Fare o dire qualcosa prima di altri: volevo invitarti a cena, ma tu mi hai prevenuto; lo prevenne dicendo che non poteva uscire; p. un’obiezione, una domanda, dando gli opportuni chiarimenti prima che altri abbia espresso l’obiezione o fatto la domanda; p. i desiderî di qualcuno, soddisfacendoli prima ancora che l’altro li abbia espressi; agire o parlare prima di un altro, turbandone i piani o impedendogli di agire come avrebbe voluto: Ma no’ l farà: prevenirò questi empi Disegni loro (T. Tasso); alla passione e alla picca di prima s’era aggiunta anche la stizza d’essere stato prevenuto e deluso (Manzoni). b. Prendere tutte le precauzioni necessarie perché un evento negativo o dannoso non si verifichi: p. le difficoltà; p. il contagio; la profilassi tende a p. le malattie; la legge deve p. piuttosto che punire il delitto. c. Preparare psicologicamente una persona in modo che non sia facilmente influenzabile da altri, esercitare opera di persuasione su di essa in modo da predisporla in senso negativo nei confronti di qualcuno o di qualcosa: vorrei prevenirti contro gli inevitabili pettegolezzi; l’avevano prevenuto contro di noi. 3. non com. Avvertire prima, avvisare in anticipo (sull’esempio del fr. prévenir): è necessario p. gli utenti che il servizio verrà sospeso; spesso in tono di monito o di minaccia: adesso non potete lamentarvi, vi avevo prevenuto; vi prevengo che mi opporrò con tutte le mie forze. ◆ Part. pres. preveniènte, usato soltanto come agg., nell’espressione del linguaggio giur. giudice preveniente (con il senso etimologico di «che viene prima»), il giudice adito prima di un altro giudice davanti al quale sia poi proposta la stessa lite. ◆ Part. pass. prevenuto, anche come agg. e sost. (v. la voce).