presentire
v. tr. [dal lat. praesentire, comp. di prae- «pre-» e sentire «sentire, percepire»] (io presènto, ecc., o anche io presentisco, tu presentisci, ecc.). – Avere la sensazione, avvertire in modo vago e indefinito che qualche cosa, generalm. non buona, sta per accadere: presentivo una disgrazia o che sarebbe successa una disgrazia; le cose sono andate come avevo presentito; Tutto ho previsto, tutto ho presentito, Che da te m’è predetto (Caro). Con sign. più generico, nell’uso letter., avvertire o intuire in precedenza il verificarsi di un fatto, di una situazione, prevedere o anche sentire in anticipo dentro di sé: non ve lo sentite in cuore [Dio], che v’opprime, che v’agita, ... e nello stesso tempo v’attira, vi fa p. una speranza di quiete, di consolazione ...? (Manzoni); spense il lume, ma invece di posarlo, come soleva, su la mensola, lo posò sul tavolino da notte, presentendo ... che forse ne avrebbe avuto bisogno più tardi (Pirandello). Raro e ant., cercare di conoscere, esplorare: tenere spie per p. li disegni de’ nimici (Machiavelli). ◆ Raro e letter. il part. pres. presenziènte, formato sull’es. di senziente.