presentificazione
s. f. Il presentificare o il presentificarsi, come azione ed effetto dell'azione stessa. ◆ Tuttavia, la tendenza alla presentificazione che marca la visione della vita e del mondo si collega, sicuramente, anche alla nostra struttura demografica. Siamo diventati una società anziana. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 19 gennaio 2003, p. 1, Prima pagina) • Gli esercizi di memoria che la Shoah esige implicano una battaglia su due fronti: su un versante contro l’oblio indotto dall’incessante divenire storico, sull’altro contro le pigrizie della facoltà immaginativa, poiché la partita in gioco è la presentificazione di un’assenza, di un rimosso, di una lacuna e di un intestimoniabile, proprio perché, come ricorda Levi, il testimone integrale, “chi ha visto la Gorgone”, non può deporre, in quanto “non è tornato per raccontare, o è tornato muto”. (Francesca R. Recchia Luciani, Leparoleelecose, 27 gennaio 2016) • Quando si parla di “idealizzazione” dei corpi nell’arte greca e in quella classica italiana si dovrebbe parlare invece di “presentificazione” perfetta della realtà naturale nel momento in cui è più pienamente se stessa. (Alfonso Berardinelli, Foglio.it, 17 ottobre 2016).
Derivato dai v. presentificare e presentificarsi con l'aggiunta del suffisso -zione.