prescrivere
prescrìvere v. tr. [dal lat. praescribĕre, propr. «scrivere avanti o prima», comp. di prae- «pre-» e scribĕre «scrivere»] (coniug. come scrivere). – 1. a. Stabilire, ordinare, in base a norme precedentemente fissate, ciò che si deve fare, il comportamento da tenere: la legge, il regolamento prescrive che ... o di ...; avete ubbidito all’iniquità, non curando ciò che il dovere vi prescriveva (Manzoni); raccomandare formalmente, consigliare come necessario, utile e sim.: il medico gli ha prescritto una terapia antibiotica, un lungo periodo di riposo. Raro o ant., imporre come norma non trasgredibile, emanare: p. una legge, p. uno statuto; Né perciò legge a me in ciò prescrisse (Boccaccio). b. Con riferimento al destino e sim., assegnare in modo irrevocabile: a noi prescrisse Il fato illacrimata sepoltura (Foscolo); l’obbrobriosa etate, Che il duro cielo a noi prescrisse (Leopardi). 2. a. ant. Porre un termine, un limite: Sì mi prescrisser le parole sue Ch’io lasciai la quistione (Dante); Se l’onorata fronde che prescrive L’ira del ciel (Petrarca), la fronda dell’alloro che secondo l’opinione degli antichi era immune dal fulmine e pertanto poneva un limite al suo potere. b. Nell’uso giur. moderno, mandare in prescrizione, provocare col tempo l’estinzione di un diritto o di una imposizione: la pena è stata prescritta; nell’intr. pron., prescriversi, cadere in prescrizione: il diritto si prescrive dopo 20 anni. ◆ Part. pass. prescritto, anche come agg. (v. la voce).