prepotere2
prepotére2 v. intr. [comp. di pre- e potere2, come retroformazione da prepotente] (coniug. come potere), letter. non com. – Esercitare un potere eccessivo, soverchiante o preponderante, anche a danno di altri, talora commettendo abusi o soprusi e sopraffazioni: in que’ beati tempi governava la Polizia militare, la quale poteva, strapoteva e prepoteva (Bersezio); l’Era nuova, che strapperà le armi di mano a tutti, ma per ultimi, certo, a quelli che le impugnano per offendere e prepotere (Pascoli); avere eccessivo, o anche soltanto maggiore, potere sociale, economico, politico. In senso fig., essere più potente, agire con più forza ed efficacia: ogni conoscitore della sua vita e dei suoi scritti [di Marx] avverte quel che in lui prepoteva di abito politico prussiano e di sistematismo pedantesco da dottore universitario tedesco (B. Croce).