preclaro
agg. [dal lat. praeclarus, comp. di prae- «pre-» (che conferisce all’agg. valore superlativo) e clarus «chiaro, splendente; nobile, illustre»], letter. – 1. Insigne, chiarissimo, illustre: E del suo grembo l’anima preclara Mover si volle, tornando al suo regno (Dante). Nell’uso mod. è latinismo riservato a scritti o discorsi d’intonazione solenne: uomo p., di preclare virtù; opere p.; pochi ingegni p. si sprofondavano nello studio dell’anatomia patologica (E. Praga); si lodavano le virtù private e pubbliche e la p. filantropia dell’illustre benefattore (Rovetta). 2. ant. Luminoso, lucente: era il suo volto siccome gittasse di sé faville, preclaro e risplendente (Belcari).