poverello
poverèllo agg. e s. m. (f. -a) [dim. di povero]. – Misero, disgraziato (sign., ormai ant., che comporta una sfumatura di compassione): la p. Italia a tanti barbari lasciata in preda (P. F. Giambullari); in senso proprio, persona priva di mezzi economici, che vive in povertà: nessuno provvede a quei p.; escono i cani a dosso al poverello Che di subito chiede ove s’arresta (Dante); all’entrare, si sentì preso da quella suggezione che i p. illetterati provano in vicinanza d’un signore e d’un dotto (Manzoni). Per antonomasia, il p. di Assisi, san Francesco; per estens., poverelli, i seguaci di san Francesco (perché, in obbedienza alla sua regola, avevano fatto voto di povertà); anche come agg.: Poi che la gente p. crebbe (Dante).