postificio
s. m. (iron.) Fabbrica di posti. ◆ Daniele Carella, capogruppo di Forza Italia sostiene che «se ci sono più assessori, cambia tutto anche per quel che riguarda il nostro lavoro». «Mi viene il sospetto – aggiunge Carella – che per mantenere gli equilibri politici, sei posticini in più facciano comodo, ma non siamo un "postificio"». (A. Ch., Repubblica, 19 luglio 2005, Bologna, p. III) • Al veleno la replica del segretario regionale dei Ds Roberto Montanari. «Temo che la Margherita sia soltanto a caccia di posti. Se si parla di pari dignità questo deve valere per tutti, dai giovani alle donne. Mi sembra sbagliato dare l’idea del Partito democratico come di un luogo dove si devono sistemare organigrammi, non siamo un "postificio"». (Repubblica, 15 luglio 2007, p. 7, Politica).
Derivato dal s. m. posto con l’aggiunta del suffisso -ificio.