postero
pòstero agg. e s. m. [dal lat. postĕrus «che viene dopo, seguente», der. di post «dopo»; come s. m. pl., postĕri -orum]. – 1. agg., letter. Che seguirà nel tempo, che verrà dopo: i p. tiranni (Parini). 2. s. m. Chi verrà al mondo molto tempo dopo di noi, o dopo la persona cui ci si riferisce: un p. mio degno di me Rimpatriò ricchissimo (Giusti); nell’uso corrente per lo più al plur.: i nostri p.; i lontani p.; il giudizio dei p.; tramandare, trasmettere ai p.; passare ai p., con riferimento a persona, o a evento, la cui fama durerà a lungo in futuro; vedranno, giudicheranno i p., riguardo a fatti sui quali si preferisce non esprimere un giudizio; Fu vera gloria? Ai posteri L’ardua sentenza (Manzoni). Talora con più preciso riferimento ai discendenti o eredi: l’accorta gente continuava a possedere e godere come prima i propri beni, potendo anche tramandarli ai lor posteri (Muratori).