postarafattiano
agg. Successivo all’uscita di scena di Yasser Arafat (1929-2004), già presidente dell’Anp. ◆ Non vanno misurate coi metri soliti, elezioni del tipo di quelle nel mattatoio iracheno, nella rissa postarafattiana, nello scontro duro e incruento ucraino in cui un vero popolo ha imposto la propria volontà collettiva, rivelando che quella del démos comune può essere ben più illuminata di quella di pochi sicuri della loro inamovibilità. (Guido Ceronetti, Stampa, 31 gennaio 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. inv. post-Arafat con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.