post-
pòst- [dal lat. post, post- «dopo, dietro»]. – Prefisso di molte parole composte, derivate dal lat. o, più spesso, formate modernamente, nelle quali indica per lo più posteriorità nel tempo, col senso quindi di «poi, dopo, più tardi». Tranne pochi casi in cui ha funzione avverbiale (come quando è premesso a verbi), ha di solito funzione prepositiva rispetto al secondo elemento, che può essere un sostantivo o, più spesso, un aggettivo (postpliocene, postmoderno, postoperatorio). In termini dell’anatomia e anche della fonologia, ha spesso sign. locale, di «dietro, posteriore, situato posteriormente» e sim. (postipofisi, postorbitale, postdentale, ecc.). In parecchi composti si contrappone a pre- (prebellico - postbellico, preludio - postludio, prematuro - postmaturo), in pochi a anti- (antidiluviano - postdiluviano, antidatare - postdatare). Quando il secondo elemento comincia con t- o, nelle parole d’uso più frequente, per consonante in genere, il prefisso assume di norma la forma pos- (postonico, postutto; posdomani, posporre), che si ha anche, come variante più o meno com., in qualche altro composto (posbellico, posdatare, posdiluviano); frequente però in tutti quanti i casi la riduzione di post- a pos-, davanti a consonante, nell’uso parlato. ◆ Come per anti-1, avvertiamo qui che dei numerosi composti che con questo prefisso si sono formati e si continuano a formare sono stati registrati e definiti i più significativi, quelli che ricorrono con maggiore frequenza o appaiono più stabili, e quelli che richiedono qualcosa di più che una semplice definizione in termini di sinonimia o di equivalenza.