porto² s. m. [lat. portus -us, propr. "passaggio, ingresso"]. - 1. (marin.) [zona costiera attrezzata per l'attracco, la sosta, la riparazione delle navi, l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri e delle merci] ≈ banchina, scalo, [per operazioni di carico e scarico] calata, [per operazioni di carico e scarico] dock. ● Espressioni (con uso fig.): andare in porto [concretizzarsi con successo: l'iniziativa è andata in p.] ≈ andare a buon fine, avere successo, realizzarsi. ↔ (fam.) andare all'aria (o a monte), fallire, sfumare; condurre in porto [portare un'attività, un'impresa e sim. a una felice conclusione: condurre in p. un progetto] ≈ mandare a buon fine. ↓ concludere, finire, realizzare, terminare. ↔ abbandonare, (fam.) mandare all'aria (o a monte). 2. (fig.) [luogo, situazione e sim., che rappresenta un riparo dalle tempeste della vita: essere in un p. sicuro] ≈ asilo, ricovero, rifugio, riparo.