portavoti
(porta-voti), agg. inv. Che riesce a conquistare voti in una competizione elettorale per la propria parte politica. ◆ [tit.] A Catania / Il rettore porta-voti da Forza Italia verso il Listone. Interviene [Romano] Prodi / [Ferdinando] Latteri vale 80 mila consensi e potrebbe essere decisivo anche per la sfida al Comune (Corriere della sera, 22 aprile 2004, p. 13, Interno) • su questo terreno occorre evitare il moralismo, e qualcuno pure nell’ambito del centrosinistra richiama il sano realismo «portavoti». (Giovanni Fiandaca, Repubblica, 10 luglio 2005, Palermo, p. 23).
Composto dal v. tr. portare e dal s. m. voto.
Già attestato nel Corriere della sera del 15 marzo 1992, p. 29 (Lina Sotis).