porcheria /porke'ria/ s. f. [der. di porco], spreg. - 1. [roba o materia sudicia: cos'è questa p. sul tappeto?] ≈ (lett.) laidume, lordura, luridume, sporcizia, (region.) sozzeria, sozzume, sudiceria, sudiciume, (roman.) zozzeria. 2. (estens.) [cibo o bevanda disgustosi, pessimi di sapore e d'aspetto: questa minestra è una p.] ≈ (fam.) schifezza, (fam.) schifo. ↔ bontà, ghiottoneria, leccornia, prelibatezza. 3. (fig.) a. [azione disonesta e sleale e, in genere, ogni cosa che provochi indignazione] ≈ [→ PORCATA (1)]. b. [al plur., pratiche sessuali ritenute troppo audaci o sconvenienti: fare porcherie] ≈ atti osceni. c. [azione, opera e sim., mal fatta e scadente: questo film è una p.] ≈ e ↔ [→ PORCATA (2. a)]. d. [parola, espressione, frase e sim., indecente e scurrile] ≈ [→ PORCATA (2. b)].