popolazzo
(o popolàccio; ant. populazzo e populàccio) s. m. [pegg. di popolo1 (la forma in -azzo, più frequente negli autori, è stata preferita perché esprime più efficacemente lo spregio); dall’ital. la parola è passata nel sec. 16° nel francese populace e nell’ingl. populace]. – La parte più misera, grossolana e moralmente più abbietta di una popolazione (o, più raramente, di una comunità): io non son nato della feccia del popolazzo di Roma (Boccaccio); Il batter de le mani, il grido intorno Se gli levò del populazzo tutto (Ariosto); oh popolaccio bestiale e ignorantissimo, e che si crede pure saperla più lunga di quelli che hanno passata tutta la vita studiando le vie di governarlo (Baretti); tra i fischi e le minaccie del popolazzo (mi piace qui risuscitare questo vocabolo di epico e storico disdegno) … contro a’ due prigionieri come a spie austriache (Carducci).