poltronificio2
poltronificio2 s. m. (iron.) In senso figurato, nell’ambito della politica, moltiplicazione degli incarichi di amministrazione e governo. ◆ «L’esclusione del dottor [Guido] Pagliaro dall’attività e dalla programmazione è la conferma di quanto An aveva dichiarato già all’indomani della nomina del nuovo sovrintendente. Il cda si è impadronito della fondazione, nata per esclusivo merito dell’amministrazione comunale e del governo centrale di centrodestra, e adesso intende servirsene per creare un poltronificio di grandi dimensioni» [Filippo Melchiorre riportato da Raffaele Lorusso]. (Repubblica, 3 febbraio 2006, Bari, p. IX) • «L’anacronistica holding di partecipazioni», per usare le parole di Romano Prodi (ben prima di Caserta) doveva chiudere. E con lei avrebbe dovuto trovare diversa destinazione un piccolo impero fatto di 118 società che, tutte insieme, alimentano il poltronificio dei 119 consiglieri di amministrazione che hanno fin qui fatto capo al «sistema» di Sviluppo Italia. (Corriere della sera, 15 febbraio 2007, p. 33).
Derivato dal s. f. poltrona con l’aggiunta del suffisso -ificio.
Già attestato nella Repubblica del 12 dicembre 1997, Roma, p. V (Antonio Augello riportato da Paolo Boccacci).