pollone
pollóne s. m. [der. dell’ant. pollare «germogliare»]. – 1. In agraria, ramo, detto anche succhione, selvaggione, originato per lo più da gemma avventizia di piante in genere legnose (di tronco, di pedale, di branca, di ramo, di radice), più spesso attorno ai cercini di cicatrizzazione di vecchi tagli; costituisce segnale di decadenza della parte su cui sorge, oppure è elemento di sfogo per esuberanza di linfa. 2. fig., letter. Discendente, germoglio, rampollo: la rettorica (dice Aristotile) è un p., o vero rampollo della dialettica (Varchi); Salve, o pollone de la mista razza Che dee la terra cristiana aduggiare (Carducci). ◆ Dim. polloncèllo.