polla
pólla s. f. [der. dell’ant. pollare]. – 1. a. Fessura del suolo da cui sgorga una vena d’acqua; più comunem., la vena stessa nel punto di sorgenza: camminando un po’ ... avrei bevuto alla p. del Tevere (Papini); acqua di polla, di sorgente, quindi limpida e fresca; e in similitudini, per significare purezza, limpidezza: la sua voce era limpida, fluida, cristallina come una p. (D’Annunzio). b. In senso fig., letter., ispirazione poetica (cfr. l’analogo uso di vena): la p. viva della poesia (B. Croce). 2. non com. Pollone, germoglio: nuove p. uscenti Da qualche ceppa d’albero (Pascoli).