polizia di prossimita
polizia di prossimità loc. s.le f. Polizia locale incaricata della sorveglianza di un quartiere urbano, con il compito di stabilire un contatto diretto con i cittadini. ◆ Eppure i cittadini chiedono più sicurezza e dicono di aver paura. [...]. Una consapevolezza chiara anche ai professionisti della sicurezza, tecnici e politici a cui il ministro dell’interno Enzo Bianco e il capo della polizia [...] cercano di rispondere con una ricetta dal nome insolito: polizia di prossimità, dal francese proximité, cioè più vicina alle persone, alle strade, al quotidiano e al territorio. [...] più conoscenza e presenza nel territorio, un legame quotidiano con i cittadini, quindi più prevenzione. Divise più amiche e meno sbirre. (Repubblica, 10 novembre 2000, p. 27, Cronaca) • La famosa polizia di «prossimità» era uno dei punti di spicco del programma di governo di Silvio Berlusconi che ora spera di coinvolgere tutti gli amministratori per realizzare il difficile obiettivo di rendere più sicure le città. (Stampa, 29 gennaio 2002, p. 35, Savona) • Forze dell’ordine sempre più «vicine» alla gente, per rendere le metropoli sempre più sicure: su questa ricetta comune per la sicurezza si sono incontrati ieri i sindaci [Gabriele] Albertini e Walter Veltroni. «Polizia di prossimità», l’hanno chiamata. (Paolo Foschini, Corriere della sera, 16 novembre 2003, p. 48, Cronaca di Milano).
Espressione composta dal s. f. polizia, dalla prep. di e dal s. f. prossimità, ricalcando l’espressione fr. police de proximité.
V. anche agente-amico, agente di prossimità, agente di quartiere, vigile di quartiere.