polifedelta
polifedeltà s. f. Nell’ambito del poliamore, forma di relazione in cui i partner hanno rapporti sessuali e affettivi solamente all’interno del gruppo di cui fanno parte. ◆ Come in un ritorno alle origini, si annuncia una nuova era che porta con sé nuove forme di relazioni tra esseri umani fondate sulla soddisfazione istantanea dei desideri e liberate progressivamente dall'assillo della riproduzione: si profila il matrimonio contrattualmente provvisorio, in cui la durata del rapporto sarà fissata in anticipo dalla coppia; il poliamore, in cui ciascuno potrà avere in tutta trasparenza più amori allo stesso tempo; la polifamiglia, in cui si farà parte contemporaneamente di più famiglie; la polifedeltà, in cui ciascuno sarà fedele a diversi membri di un gruppo dalle sessualità molteplici. (Jacques Attali, Repubblica, 25 novembre 2008, Prima pagina) • “Hanno ragione tutti e due”, risponde Allena Gabosch, attivista, educatrice e conduttrice del podcast The relationship anarchy show. “La definizione di poliamore che dà l’autore della lettera – un gruppo di persone innamorate che vanno a letto tra di loro – corrisponde a quelle che alcuni chiamano polifedeltà. È meno comune, ma in alcuni casi l’ho vista funzionare. La definizione che dà il suo ex è più diffusa: una coppia principale in cui ciascuno ha partner di secondo e a volte, addirittura, di terzo livello. Checché se ne possa dire, non esiste un unico vero modo di praticare il poliamore”. (Dan Savage, Internazionale.it, st12 ottobre 2016, traduzione di Matteo Colombo).
Composto dal confisso poli- aggiunto al s. f. fedeltà, sul modello del fr. polyfidélité, sul quale è ricalcato anche l’ingl. polyfidelity.