polemico
polèmico agg. [dal gr. πολεμικός «bellicoso, guerresco», der. di πόλεμος «combattimento, guerra»] (pl. m. -ci). – 1. Detto di persona, generalm. d’indole battagliera e combattiva, che tende ad assumere, o assume, un atteggiamento di decisa opposizione, soprattutto su un piano concettuale, contro ciò che contrasta con i suoi interessi o con il suo punto di vista, e sa sostenere validamente e con vivacità, talora aggressiva, le proprie ragioni: scrittore, saggista, articolista p.; e quindi: avere un temperamento p.; mettersi in posizione polemica. Con valore più ampio, riferito agli scritti con cui si polemizza e a tutto ciò che è proprio, caratteristico, intrinseco della polemica: l’opera p. degli apologisti cristiani; un articolo p., o scritto con intento p.; carattere p. di un’opera, di un discorso; frase, battuta p.; essere pieno di ardore polemico; e con riferimento agli effetti che nella polemica si producono o si è capaci di produrre: vivacità, vigoria, forza, efficacia polemica. 2. Per estens., che mostra intransigenza, che manca totalmente di obiettività, che si basa su posizioni provocatorie spesso fini a sé stesse: spirito p.; ragioni, argomenti p.; critiche inutilmente p.; ha formulato p. giudizî sul nostro lavoro; rispose con tono polemico. ◆ Avv. polemicaménte, in modo polemico; con tono, con carattere, con intento e spirito polemico: respingere polemicamente qualsiasi critica; analizzò polemicamente tutte le argomentazioni degli avversarî.