pletora
plètora s. f. [dal gr. πληϑώρα «pienezza, sovrabbondanza», der. di πλήϑω «esser pieno»]. – 1. In medicina: a. Nella terminologia medica del passato, condizione di marcata floridezza dell’organismo attribuita a generica sovrabbondanza della massa di sangue circolante (oggi detta ipervolemia) o ad aumento del numero dei globuli rossi (attualmente policitemia). b. Per estens., presenza nel sangue di eccessiva quantità di metaboliti (colesterolo, lipidi, acido urico, ecc.). 2. In patologia vegetale, abbondanza anormale di succhi in una pianta. 3. Nell’uso com., in senso fig., sovrabbondanza, quantità eccessiva rispetto alle reali necessità, che provoca in genere conseguenze negative: una p. di impiegati non giova alla funzionalità di quell’ufficio; non è facile dare uno sbocco professionale alla p. di diplomati e laureati; la p. dei prodotti sul mercato comporterà grosse giacenze di merce.