plenitudine
plenitùdine s. f. [dal lat. plenitudo -dĭnis, der. di plenus «pieno»], letter. – Pienezza, completezza, perfezione, pieno e totale possesso o godimento; è parola del linguaggio sostenuto, usata in espressioni quali p. di gioia, di felicità, la p. del gaudio, della grazia, p. di potere, di potestà, e sim.; raggiungere la p. dell’essere; egli si sente ardere tutto, in p. di vita (Serao); la p. dei tempi, la pienezza dei tempi, nell’accezione partic. che questa locuz. ha nel linguaggio biblico (v. pienezza). Con sign. diverso, in Dante (Par. XIX, 21): Né l’interporsi tra ’l disopra e ’l fiore Di tanta p. volante Impediva la vista e lo splendore, dove però l’edizione da noi adottata, e alcune altre, leggono moltitudine, sulla base di autorevoli codici.