plasma1
plasma1 s. m. [dal lat. plasma -ătis, gr. πλάσμα -ατος «cosa plasmata, forma», der. del tema di πλάσσω «modellare, plasmare»] (pl. -i). – 1. In ematologia, la parte liquida del sangue (circa il 55% della massa totale, nella quale è compresa anche la parte corpuscolata: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), di color giallo chiaro, costituita da una soluzione acquosa di proteine, glicosio, lipidi, sali minerali, proteine ad azione enzimatica e ormonale, immunoglobuline, e quantità minime di altre sostanze organiche e inorganiche. 2. In biologia, termine talora usato come abbreviazione di protoplasma o citoplasma; in partic., in embriologia: p. formativo, il citoplasma dell’uovo destinato a costituire l’embrione; p. nutritivo (o deutoplasma o tuorlo), l’insieme delle sostanze nutritive dell’uovo che sono consumate e utilizzate dall’embrione nel corso dello sviluppo. 3. In pedologia, il complesso dei componenti del terreno che possono passare nella soluzione del terreno stesso, come i costituenti dell’argilla e le sostanze minerali solubili (l’altra porzione del terreno è lo scheletro, dato dalla sabbia e dai detriti più grossolani). 4. In fisica, particolare stato della materia gassosa nel quale la maggior parte degli atomi o delle molecole è ionizzata (ossia scomposta in ioni carichi positivamente e elettroni carichi negativamente), con una densità locale di carica complessivamente nulla, e che viene raggiunto quando il gas si trova ad altissima temperatura (come all’interno delle stelle) o è sottoposto a potenti scariche elettriche (come nelle lampade ad arco o a neon, nel fulmine, ecc.) oppure all’azione continua di intense radiazioni ionizzanti (come nell’alta atmosfera terrestre); fisica del p., lo studio delle proprietà dinamiche e delle applicazioni del plasma, con particolare riguardo alla realizzazione della fusione nucleare controllata di combustibile (costituito da nuclei leggeri) ad altissima temperatura (reazione termonucleare), che viene quindi a trovarsi nello stato di plasma completamente ionizzato; p. magnetizzato, plasma immerso in un campo magnetico, per il quale il moto delle particelle cariche che lo costituiscono assume caratteristiche che non si riscontrano in un gas ordinario, rendendo per es. possibile il processo di confinamento del p. (v. confinamento, n. 2). 5. Nella tecnica, forni a p., dispositivi, detti anche torce a p., in cui viene utilizzato un getto di plasma la cui alta temperatura (dell’ordine di 10.000 °C) è sfruttata per effettuare lavorazioni con materiali altamente refrattarî, come per es. la fusione e la saldatura di metalli non facilmente fusibili (molibdeno, tantalio, vanadio), la produzione di cristalli puri (ossido dl manganese), la deposizione di refrattarî su metalli, ecc.; display, televisore al p. (o a p.), quelli che generano immagini sfruttando le proprietà dei gas ionizzanti. ◆ Con i due primi sign., il termine compare anche come elemento iniziale di parole composte del linguaggio scientifico (plasmaglobulina, plasmalogeno, plasmaproteina), mentre come elemento finale compare soltanto nel sign. 2, relativamente a parole composte del linguaggio biologico (bioplasma, citoplasma, endoplasma, micoplasma).