plagio /'pladʒo/ s. m. [dal lat. tardo, giur., plagium, der. del gr. plágion "sotterfugio", neutro sost. dell'agg. plágios "obliquo"]. - 1. [il sottoporre un individuo al proprio volere, esercitando su di lui un particolare ascendente intellettuale e morale] ≈ ‖ assoggettamento, soggiogamento, sottomissione. 2. [il fatto di riprodurre abusivamente come propria un'opera altrui] ≈ ‖ copiatura, imitazione.