piumino
s. m. [der. di piuma]. – 1. In zoologia, la penna degli uccelli, detta anche penna a piumino, morbida e leggera, priva di elementi rigidi, in cui mancano anche gli uncini o amuli, in modo che le barbe rimangono indipendenti, senza formare un vessillo consistente. Con valore collettivo, l’insieme di tali penne, che funge soprattutto da isolante termico e che, negli uccelli adulti, è in genere nascosto dalle penne di contorno. 2. a. Specie di grosso sacco, a doppia fodera, riempito di piume d’oca (o di altro materiale, anche sintetico), trapunto o no, leggero e caldissimo, usato come coperta da letto. b. Giaccone, o giubbotto, generalm. realizzato in tessuto impermeabile, imbottito di piume d’oca, o anche di ovatta, di materiale sintetico, ecc. c. Accessorio da toilette (propr. p. da cipria) usato per cospargersi il volto, il collo e le spalle di cipria, costituito in passato da sottilissime piume di cigno o d’oca riunite a mazzetto e con impugnatura più o meno elegante; attualmente, per estens., ogni altro oggetto di materiale diverso (velluto, seta, pelle, ecc.) destinato allo stesso uso. d. Arnese costituito da un ciuffo di piume grossolane o fini, fissate all’estremità di una bacchetta, usato per spolverare mobili, oggetti, ecc. 3. Particolare tipo di proiettile per fucili ad aria compressa: è formato da una punta metallica e da una coda consistente in un fiocco di cotone, vivacemente colorato, che oltre ad assicurare la tenuta nella canna alla partenza del colpo e servire da governale nella traiettoria, risulta ben visibile a distanza e facilmente distinguibile sulla targa bersaglio del tiro a segno. 4. Erba annua della famiglia graminacee (lat. scient. Lagurus ovatus), tutta vellutata, che cresce preferibilmente presso le coste mediterranee ed è anche coltivata nei giardini per le infiorescenze ovate, morbide, usate nella confezione di mazzi di fiori.