pisciare
v. intr. [prob. voce onomatopeica] (io pìscio, ecc.; aus. avere), pop. – Urinare: p. a letto; mi scappa di p.; vado a p.; pisciarsi addosso; e, talora, seguito da agg. in funzione avverbiale: p. chiaro, rosso. Locuzioni fig.: pisciarsi sotto, avere una gran paura (ma anche, in senso quasi proprio, pisciarsi sotto dal ridere, abbandonarsi a un riso sfrenato; con lo stesso sign. anche pisciarsi addosso, da cui gli usi fig., scherz. o iron., per denotare varie forme di incontinenza: v. addosso); pisciare sopra qualche cosa, non tenerla in considerazione, disprezzarla e sim. (anche, in frasi volg., riferito a persona: io ci piscio sopra!). Con uso trans., emettere per le vie urinarie: p. sangue, emettere urina mista a sangue (anche in senso fig., con riferimento a lavoro o cosa che è costata fatica, sacrifici e sim.: ha dovuto p. sangue per far fronte ai debiti). Fig., con uso trans., pronunciare o scrivere con eccessiva facilità e abbondanza: p. sentenze morali, proverbî, saggi critici.