piovego
pióvego s. m. [lat. pūblĭcum «pubblico», neutro sostantivato di pūblĭcus, divenuto nel lat. mediev. plubicus, da cui l’ant. piùvico al quale pióvego corrisponde come forma dial.] (pl. -gi o -ghi). – Voce veneta, propriam. «pubblico» s. m., usata anticam. nell’espressione magistrati del p., o giudici del p., o assol. piovegi o pioveghi, con cui nell’ordinamento giudiziario veneziano erano indicati i magistrati ai quali erano affidate le cause d’interesse generale e pubblico, come la conservazione dei beni demaniali in genere, e in partic. delle acque, dei canali, delle rive e delle darsene; sala del p., o più brevemente piovego, era chiamata la sala del Palazzo ducale in cui avevano sede.