piombo /'pjombo/ [lat. plumbum]. - ■ s. m. 1. (chim.) [metallo di color bianco bluastro, presente in natura in numerosi minerali, usato per la fabbricazione di munizioni, lamiere e tubazioni, per rivestimenti] ▲ Locuz. prep. (con uso fig.): coi piedi di piombo [con estrema prudenza e cautela: andarci, procedere coi piedi di p.] ≈ cautamente, prudentemente. ↔ avventatamente, precipitosamente; di piombo [che ha un peso eccessivo: un pacco che sembra di p.; sentirsi le gambe di p.] ≈ pesante. ↔ leggero. 2. a. (edil.) [pezzo di piombo fissato all'estremità di un filo a piombo] ≈ peso, piombino, zavorra. b. (estens.) [il filo stesso, nell'espressione filo a piombo] ≈ piombino. ▲ Locuz. prep: a piombo [in modo perfettamente perpendicolare: essere, cadere, scendere a p.; una giacca che cade a p.] ≈ perpendicolarmente. 3. a. (arm.) [colpo di arma da fuoco] ≈ [→ PIOMBINO¹ (2)]. b. (estens.) [i colpi sparati nel loro insieme: avanzare, cadere sotto il p. nemico; ricevere una scarica di p.] ≈ fuoco, proiettili. 4. [cilindretto di piombo che serve a sigillare un plico, munito di due fori in cui sono fatti passare gli spaghi che serrano l'oggetto] ≈ piombino. 5. (tipogr.) a. [la lega di piombo, stagno e antimonio in cui sono fusi i caratteri di stampa]. b. (estens.) [l'insieme delle righe composte, che costituisce la matrice di stampa] ≈ composizione. ■ agg. invar. [di colore simile a quello del piombo: un'automobile (color) p.] ≈ ‖ grigio.