pinna1
pinna1 s. f. [dal lat. pinna «penna»]. – 1. a. In zoologia, ciascuna delle appendici membranose o laminari del corpo dei pesci e di altri animali acquatici vertebrati o invertebrati, che provvedono al movimento, contribuendo anche alla funzione stabilizzatrice della posizione dell’animale nell’acqua e avendo contemporaneamente funzione di timone; a volte possono essere modificate in rapporto ad altre funzioni (deambulazione, difesa, copulazione, ecc.). Nella descrizione morfologica dei pesci si distinguono in genere p. impari (due o più dorsali, una caudale e una o due anali) e p. pari (due pettorali o toraciche e due ventrali o pelviche); la p. caudale, situata all’estremità posteriore della colonna vertebrale, viene detta, a seconda della conformazione, dificerca, eterocerca, omocerca e gefirocerca (v. i singoli agg.); p. adiposa, tipo particolare di pinna, generalmente dorsale, presente in certi pesci salmoniformi, cipriniformi, siluriformi, che si trova in posizione posteriore, ed è pieghevole, molle e priva di raggi. b. Per analogia, nome dato a formazioni simili alle pinne dei pesci, ma di origine e costituzione anatomica completamente diverse, come gli arti delle tartarughe marine, o le pieghe cutanee senza scheletro proprio, ripiene di grasso e di connettivo fibroso, dei cetacei e dei sirenî. 2. Con usi estens., per somiglianza di forma o di funzione: a. Negli sport acquatici, arnese di gomma opportunamente sagomato che, calzato ai piedi del nuotatore, serve a renderne più agevole e più veloce lo spostamento nell’acqua; nel nuoto pinnato si usa oggi più comunem. la monopinna, che viene calzata da entrambi i piedi e consente di spostare una maggiore quantità d’acqua senza creare vortici tra le gambe. b. Nella costruzione navale, genericam., elemento piano sporgente dalla carena, per aumentare la stabilità dei natanti: p. di scarroccio o di deriva (detta più spesso chiglia di deriva o semplicem. deriva), piano longitudinale, fisso o mobile, che prolunga in basso la chiglia di alcune imbarcazioni da regata o da diporto (e anche di alcuni pescherecci del Nord) per diminuire appunto la deriva dovuta al vento e aumentare la stabilità del galleggiante; pinne di timone (o p. stabilizzatrici o assol. stabilizzatori), quelle costituite da timoni orizzontali, fissi o orientabili, che servono per contrastare e frenare le oscillazioni di rollio o di beccheggio (se di piccole dimensioni, sono comunem. dette alette). c. In aeronautica, nome delle appendici laterali dello scafo di alcuni idrovolanti che servono a migliorare la stabilità laterale dello scafo e nello stesso tempo concorrono al galleggiamento. Più raram., il piano fisso verticale della coda dei velivoli (comunem. detto deriva o piano di deriva). d. Al plur., pinne, nel gergo automobilistico, elementi della carrozzeria (simili alle pinne dei pesci, donde il nome) posti sulla coda di autovetture particolarmente lunghe, con funzione estetica e aerodinamica: tipici dello stile delle automobili americane della fine degli anni ’50 del Novecento, sono stati successivamente adottati talvolta nelle automobili sportive a motore posteriore come elemento di raccordo tra padiglione e coda. 3. Con sign. più vicino a quello etimologico di «penna»: a. Nome con cui sono comunem. indicate le due facce laterali del naso nella parte inferiore molle cartilaginea che, nella terminologia anatomica, sono chiamate ali nasali: esitò alquanto, grattandosi celermente l’insenatura tra la p. destra del naso e la guancia (Pirandello). b. La porzione visibile dell’orecchio esterno nei mammiferi, che è sorretta da cartilagine e può essere mossa da muscoli in varie direzioni. c. In botanica, sinon. di fogliolina, nel suo sign. specifico; indica anche le divisioni di primo ordine delle fronde delle felci. 4. non com. Pinnacolo, sommità a punta di un campanile e sim.: su l’ultima Pinna dell’ultima torre (Pascoli). 5. Nome dato dagli antichi Romani ai merli dell’aggere, che, alzandosi circa un metro dal terrapieno, proteggevano i difensori dai dardi e dalle pietre lanciate dal nemico. 6. gerg. Impennata con la motocicletta sulla ruota posteriore, anche come segno di vittoria di un corridore: fare le pinne.