pigmalione
pigmalióne s. m. – Propriam., nome proprio (Pigmalione, gr. Πυγμαλίων, lat. Pygmalion -onis) di un personaggio della mitologia classica, re di Cipro, che, innamoratosi di una statua da lui stesso scolpita, ottenne da Afrodite che fosse trasformata in donna vivente, che poi sposò. Il motivo fu ripreso e adattato modernamente dal drammaturgo irlandese G. B. Shaw nella commedia Pygmalion (1913), in cui un professore di fonetica si assume il compito di insegnare buon accento e buone maniere a una giovane fioraia. Nell’uso com., chi assume il ruolo di maestro nei confronti di persona rozza e incolta, spec. una donna, plasmandone la personalità, sviluppandone le doti naturali e affinandone i modi: essere un p.; fare da p. a qualcuno.