personaggio
personàggio s. m. [dal fr. personnage, der. di personne «persona»]. – 1. Persona ragguardevole e importante per l’alto incarico che ricopre, il potere che detiene, la fama e il prestigio che ha conquistato, e sim.: i grandi p. della storia, della politica, dell’economia; un autorevole p. della vita culturale e artistica; si comportava come se fosse un gran p.; io mi anniento nel vedermi innanzi a quei grandi p., che abbracciavano tutto lo scibile coll’estensione del loro sapere (Leopardi). 2. a. Interlocutore di una composizione drammatica: i p. di una tragedia, di una commedia; un p. che non parla; i p. dell’Alfieri, delle commedie del Goldoni; i p. di Shakespeare, di Molière; i caratteri dei p.; interpretare, rappresentare un p. difficile, complesso. Per estens., ognuna delle persone che agiscono in un’opera narrativa, cinematografica, televisiva: i p. del Decameron, dei Promessi Sposi; i p. di un film, di un originale televisivo. b. ant. Persona mascherata; anche, festa mascherata: Per Siragozza si facevan balli E giochi e personaggi e fuochi e tresche (Pulci); Con torniamenti, personaggi e farse, Danze e conviti attese a dilettarse (Ariosto). 3. Nell’uso com., persona che si fa notare per il suo comportamento singolare, tipo originale e bizzarro: che strano p. quel tuo amico!; a suo modo è anche lei un personaggio.