persistere
persìstere v. intr. [dal lat. persistĕre, comp. di per-1 e sistĕre «fermarsi»] (aus. avere). – 1. Con soggetto di cosa, permanere costantemente, durare nel tempo oltre il previsto o oltre il normale: la temperatura persiste sui 30 gradi; nonostante sia già ottobre, il caldo persiste; talvolta con un predicato nominale: la situazione persiste immutata; spesso con uso assol.: la crisi è superata, ma la febbre persiste; anche sostantivato: il p. della disoccupazione è un grave problema sociale. 2. Con soggetto di persona, perseverare, insistere con fermezza sulle proprie posizioni, convinzioni e sim.: p. nella lotta, nella ricerca; persisto nel rifiuto; persiste nella sua disperata autodifesa; con connotazione negativa, ostinarsi in una determinata posizione più di quanto sia prevedibile o opportuno: p. nell’errore, nel vizio, nella calunnia; persiste nel chiedere favori a tutti; persiste da anni con la stessa cura; il problema persiste con mio fratello, non con mia madre; anche con l’inf. retto dalla prep. a: p. a tacere, a sostenere il contrario; l’imputato persiste a negare. ◆ Part. pres. persistènte, anche come agg. (v. la voce).