persiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Della Persia, paese e stato antico e moderno dell’Asia occid. tra il Mar Caspio e il Golfo Persico (oggi denominato ufficialmente Repubblica Islamica d’Iràn, pers. Īrān): l’antico impero p.; le guerre p., combattute dai Greci contro l’impero persiano nella prima metà del 5° sec. a. C.; l’arte, la letteratura p.; la lingua p. (o, come s. m., il persiano), lingua indoeuropea appartenente al gruppo iranico, distinta in tre periodi notevolmente diversi fra loro, il p. antico (che, insieme all’avestico, rappresenta la fase antica dell’iranico, ed è documentato dalle iscrizioni cuneiformi dei re achemenidi dei sec. 7°-4° a. C.); il mediopersiano o p. medievale (dal 3° sec. a. C. fino all’invasione musulmana, rappresentato soprattutto dal pahlavī, dal sacio e dal sogdiano); il neopersiano o p. moderno (documentato letterariamente fino dal sec. 10°, è la lingua comune di notevole parte delle genti iraniche, al disopra delle numerose varietà dialettali). b. Abitante, nativo, originario della Persia antica, medievale o moderna: le lotte contro i Persiani; poeta persiano; commissione formata da membri persiani, europei e americani. 2. a. agg. Caratteristico, tipico, originario della Persia: tappeto p.; razza p., razza di pecore della Persia a lana fina e coda grassa. b. Gatto p. (o, come s. m., un persiano), razza di gatto domestico, dal pelo per lo più lungo, lanoso, di colore grigio scuro o anche di altra tinta, unito o tigrato. c. s. m. Tipo di pelliccia, varietà di astrakan, derivata dagli agnelli della razza caracul (detta anche, con termine ted., Persianer): un p. nero, grigio, marrone; indossava un’elegante giacca bordata di persiano.