perire v. intr. [lat. perire "andare in rovina", der. di ire "andare", col pref. per-¹] (io perisco, tu perisci, ecc. [ant. o poet. io pèro, tu pèri, ecc.]; cong. pres. io perisca, ecc. [ant. o poet. io pèra, ecc.]; aus. essere), lett. - 1. [trovare la morte, per lo più in modo non naturale: purtroppo è perito nell'incidente] ≈ (fam.) andare agli alberi pizzuti, andare all'altro mondo (o sottoterra), (fam.) andarsene, (spreg.) crepare, dare (o esalare) l'ultimo respiro, decedere, (lett.) defungere, estinguersi, finire (di penare), (fam.) lasciarci (o rimetterci) la pelle, (eufem.) mancare, morire, (eufem.) passare a miglior vita, rendere l'anima a Dio, (eufem.) riposare per sempre, (ant.) sbasire, (spreg.) schiattare, soccombere, spirare, (fam.) stendere le gambe, (spreg.) tirare le cuoia, trapassare, (eufem.) venire meno, (eufem.) volare in cielo (o in Paradiso o nella gloria di Dio). ↔ nascere, venire alla luce (o al mondo). ‖ vivere. 2. (estens.) a. [di cosa, cessare di esistere, uscire dall'uso e sim.: anche la sua gloria dovrà p.] ≈ declinare, estinguersi, finire, morire, scomparire, svanire, venire meno. ↔ perdurare, persistere. b. [andare distrutto: monumenti che periscono per l'abbandono] ≈ andare in rovina, rovinare. [⍈ MORIRE]