perentorio
perentòrio agg. [dal lat. tardo peremptorius, der. di perimĕre «distruggere, annientare», part. pass. peremptus]. – 1. Che non ammette dilazioni: termine p., nel linguaggio giur. e amministr., il termine temporale la cui decorrenza dà luogo a una decadenza assoluta, non sanabile in alcun modo, di un diritto o di una facoltà (per es., il termine stabilito dalla legge per l’impugnazione delle sentenze, oppure il termine stabilito da un bando di concorso per la presentazione delle domande di partecipazione, ecc.). 2. estens. Che non ammette replica, obiezione o discussione: affermazione, domanda, risposta p.; i suoi ordini erano precisi e perentorî; le necessità p. e inderogabili del vivere quotidiano; per estens., che denota autorità, energia e decisione: parlò con tono p.; fui colpito da quella voce perentoria. ◆ Avv. perentoriaménte, in modo perentorio, con tono perentorio: il bando di concorso stabilisce perentoriamente il termine per la presentazione delle domande; respinse perentoriamente ogni proposta di accordo; gli dissi perentoriamente di andarsene.