percorso2
percórso2 s. m. [der. di percorrere, formato sul part. pass. percorso]. – 1. a. Il fatto di percorrere, di compiere cioè uno spostamento da luogo a luogo, a piedi, o con un mezzo di trasporto (o, quando ci si riferisca ad animali, con altri modi di locomozione), e spesso riferito ai mezzi stessi di trasporto: compiere, effettuare un p. in bicicletta, in macchina, in treno, in nave, con l’aereo, ecc.; all’inizio, al termine del p., durante il p.; il p. dell’autobus da Napoli a Battipaglia; il p. degli uccelli migratori, il p. delle balene per raggiungere i luoghi di riproduzione; anche il tempo che s’impiega nel percorrere un determinato tragitto, ossia la sua durata temporale: compiere un p. in un’ora, in mezza giornata; in treno, ho potuto dormire per gran parte del p.; durante tutto il p. in macchina, non hanno fatto altro che chiacchierare; il p. da Roma a Mosca è stato diviso in due tappe. Con uso fig., evoluzione, processo di graduale avanzamento e trasformazione: il p. culturale di uno scrittore; procedere in un p. spirituale. P. di lettura, modo di lettura e di interpretazione di un testo letterario o di un’opera d’arte. b. Il tratto di strada, o di mare, o di spazio aereo che si percorre, che viene cioè attraversato per spostarsi da un luogo a un altro, per effettuare un viaggio o per altro scopo, con riferimento al suo particolare tracciato: il p. del corteo, della processione, della sfilata (o seguìto dal corteo, ecc.); le forze dell’ordine erano schierate lungo tutto il p.; cambiare, modificare il p., seguire un p. diverso; o alla sua lunghezza, alle sue caratteristiche e condizioni, al tempo occorrente a raggiungerne il termine: un p. breve, lungo, facile, difficile, leggero, faticoso, accidentato; coprire un p. in 50 minuti, nel tempo di tre ore. In partic., p. di guerra, tratto di terreno su cui sono artificialmente riprodotti, allo scopo di allenare i soldati, i varî tipi di ostacoli e difficoltà che essi potrebbero incontrare in un’effettiva azione bellica; fig., tratto di strada particolarmente dissestato e accidentato. In aeronautica, p. di decollo o di partenza, quello compiuto dall’aeromobile sul suolo o sull’acqua dalla posizione di fermo sino all’atto del distacco; p. di arrivo, di atterramento, o di ammaramento, quello compiuto sul suolo o sull’acqua dall’atto del contatto sino all’arresto. 2. a. Negli sport, il tracciato su cui si svolge una corsa o altra competizione (in partic., nel golf, tutta l’area in cui è consentito il gioco), con riguardo alle condizioni e caratteristiche del terreno, alla sua configurazione, alla lunghezza, al tempo che si impiega a percorrerlo: studiare, stabilire il p. (di una corsa podistica, ciclistica, motociclistica, automobilistica, ecc.); la gara si svolge su un p. di 800 metri; ha coperto il p. in 10 minuti, ecc.; p. «in bona fide» (cioè: in buona fede), nelle gare podistiche e ciclistiche, quello che i partecipanti alla gara non conoscono in anticipo, ma di cui prendono conoscenza via via che la gara stessa si svolge; p. lanciati, speciali prove di velocità (v. lanciato2); p. misto, nello sci, quello delle prove di staffetta, che comprende parti in piano, in salita e in discesa; p. netto, nei concorsi ippici, quello coperto senza abbattere alcun ostacolo, e quindi senza incorrere in penalità; p. neutralizzato, nelle gare automobilistiche, ciclistiche o motociclistiche, il tratto in cui viene sospeso, per decisione del direttore di corsa, il cronometraggio; p. norvegese, nello sci, quello tracciato fra i boschi e zone accidentate. b. P. attrezzato: itinerario predisposto, all’interno di parchi, per lo più urbani, per chi voglia esercitarsi in un’attività sportiva o ginnica: è costituito da una serie di attrezzi (assi, pedane, sbarre, anelli, ecc.) opportunamente dislocati, ciascuno accompagnato da un cartello che ne mostra l’uso, e la cui successione e difficoltà sono state studiate e differenziate per i più diversi tipi di utenti.