per-1
pér-1. – È la prep. lat. per, usata in latino come prefisso per la formazione di verbi composti, che passano poi, più o meno immutati sia nella forma sia nel significato, insieme con i loro derivati, nella lingua italiana (dove il prefisso non è produttivo di verbi nuovi, mentre è frequente la coniazione di nuovi derivati dei verbi già introdotti, come per es. i sost. percorrenza e percorso, permanenza, persistenza, o perforazione, perspezione, o ancora percossa, perdono, ecc.). In alcuni di tali verbi per- mantiene il sign. fondamentale della prep. per, indicando «passaggio attraverso» (come in percolare, percurrĕre «percorrere», perforare, perlustrare, permeare, perspicĕre, presente in ital. nei derivati perspicace, perspicacia, perspicuo, ecc.); in altri significa all’incirca «fino in fondo», esprimendo il concetto della continuità, dell’insistenza (così perdurare, permanere, perorare, persistĕre, persuadere), o del compimento, del perfezionamento (come in peraequare, perficĕre – cui si collegano i der. perfectus «perfetto» e perfectio «perfezione» – persĕqui «perseguire», perspicĕre – da cui è derivato l’ital. perspezione –, perturbare, pervenire, pervincĕre – presente in ital. solo nei suoi der. pervĭcax «pervicace» e pervicacia «pervicacia» –, e con accezioni meno esattamente definibili percutĕre «percuotere», permittĕre «permettere», permutare, perpetrare); o, infine, attraverso un sign. «di là da», esprime il concetto della deviazione (come in perdĕre, perire, perimĕre, pervertĕre «pervertire»). Fanno parte a sé il lat. mediev. perdonare (formato su condonare per sostituzione del pref. per- a con-), e i rari casi di verbi tratti da sostantivo o aggettivo, come pernoctare der. di nox noctis «notte» (con per- nel sign. di «durante») e perseverare der. di severus «severo» (con per- che esprime insistenza). Con sign. analoghi ai precedenti, il pref. per- concorre alla formazione di un numero molto limitato di aggettivi (latini, e dal latino passati poi in italiano), in unione o con un tema verbale, come perpetuus (comp. di per- indicante continuità e tema di petĕre «dirigersi»), o con un tema nominale, come pervius (per- «attraverso» e via «strada»), pertĭnax «pertinace» (per- indicante insistenza e tenax «tenace»), perfĭdus «perfido» e periurus «spergiuro» (formati con per- indicante deviazione e fides «fede», rispettivam. ius iuris «diritto, giustizia»). Con per- nel senso di «attraverso» sono formati anche alcuni aggettivi moderni del linguaggio medico: percutaneo, perlinguale e perorale.