pepe
pépe s. m. [lat. pĭper, voce di provenienza orient., come il gr. πέπερι]. – 1. Nome di alcune specie di piperacee del genere Piper, che comprende per lo più arbusti rampicanti tropicali, con foglie ampie, fiori minutissimi in spighe e frutti a drupa usati come spezie per l’aroma particolare e il gusto piccante. La specie più importante, Piper nigrum, è una liana dell’arcipelago indomalese, diffusa in coltura in tutta l’Asia tropicale e nell’America equatoriale; le specie Piper longum e Piper officinarum, anch’esse della stessa regione, forniscono, dalle spighe fruttifere raccolte prima della maturazione, il p. lungo, di sapore aromatico e bruciante, simile al pepe nero ma meno apprezzato. Per i suoi frutti medicinali, dotati di proprietà antisettiche e diuretiche, viene coltivato a Giava il p. cubebe o p. a coda (Piper cubeba), mentre il Piper betel dell’India e della Malesia fornisce le note foglie di betel (v. betel). 2. Nome comune delle spezie ottenute dai frutti delle piante del pepe, e in partic. della specie Piper nigrum, che fornisce sia il p. nero, una delle spezie più usate e conosciute sin dall’antichità greco-romana, costituito dai frutti immaturi disseccati, in forma di granelli di 3-6 mm di diametro, con superficie rugosa e sapore e odore acri caratteristici, sia il p. bianco, ottenuto dai frutti maturi privati del pericarpo dopo macerazione in acqua, anch’esso in granelli rotondi di colore bianco grigio, meno piccanti del pepe nero (il p. verde, invece, usato in gastronomia nella preparazione di alcuni piatti, in partic. il filetto al p. verde, è costituito da grani freschi non fatti disseccare): p. in grani, p. macinato; condire con olio, sale e p.; mettere poco, molto, troppo p., nel condimento di una vivanda; quanto p. ci hai messo in questo sugo! 3. In similitudini e usi fig.: a. Con allusione al colore e all’aspetto rugoso di un grano di pepe nero: un serpentello acceso, Livido e nero come un gran di p. (Dante). In antropologia fisica, capelli a grani di p., i capelli crespi tipici di boscimani, ottentotti, pigmei: corti e a spire molto strette, si raggruppano in tanti glomeruli, isolati gli uni dagli altri da piccole aree apparentemente glabre. b. Sempre con riferimento al colore, nella locuz. pepe e sale (o sale e pepe), usata con funzione aggettivale per indicare un colore grigio che nasce dalla mescolanza di piccole macchie nere e bianche: avere i capelli p. e sale, brizzolati; un tessuto, una giacca p. e sale. c. Con allusione al sapore piccante: essere tutto p., tutta p., essere pieno (o piena) di p., di persona vivace, dinamica, ricca di brio; anche con funzione attributiva: una ragazzina tutta p. (o anche tutto p.); una commedia tutta p., briosa, piena di situazioni piccanti. Con lo stesso sign., avere il p. nel sangue, riferito anche a persona facilmente eccitabile, o semplicem. calorosa: a parte le tentazioni, è gente questa che deve avere il p. nel sangue, per andare così seminuda in un ghiaccio alto tre palmi (E. Cecchi). E in quanto usato come condimento: non sapere né di sale né di p., non essere né sale né p., non metterci né sale né p. (per queste e altre locuz., in cui pepe e sale si trovano uniti, v. sale, n. 2 c); pop., avere il p. al culo, in senso scherz., di persona irrequieta, o molto attiva, instancabile; volg., mettere il p. nel culo a qualcuno, irritarlo, farlo stizzire, o anche sollecitarlo, mettergli fretta: il battibecco ebbe come unico difetto di mettergli, come si suol dire, il p. nel culo (C. E. Gadda). 4. Con specificazioni varie, nome di piante o di frutti che, pur appartenendo ad altre famiglie, hanno, per il sapore piccante e aromatico, o per l’uso come condimento, o per altro motivo, qualche somiglianza con il pepe: a. P. d’acqua, pianta erbacea delle poligonacee (Polygonum hydropiper), comune nei luoghi umidi e lungo i corsi d’acqua delle regioni temperate di tutto il mondo, di cui si usano le foglie, di sapore pepato, come emostatico. b. P. di Caienna, o p. rosso, il peperoncino (noto anche, spec. in passato, con altri nomi: p. indiano, p. matto, p. cornuto, ecc.). c. P. garofanato, o della Giamaica, il pimento. d. P. dei monaci, nome dei frutti dell’agnocasto, ritenuti anafrodisiaci. e. Erba pepe, altro nome della mostardina. f. Falso pepe brasiliano, pianta ornamentale della famiglia anacardiacee (Schinus terebinthifolius), i cui semi sono blandamente allucinogeni, tali da intossicare gli uccelli che se ne cibano al punto da impedirne il volo. 5. In zoologia, mezzo chicco di pepe, la cocciniglia dell’olivo (Saissetia oleae) che vive sulle foglie della pianta, recando a questa grave danno.